Errore medico. Risarcimento danni da errore medico
Errore Medico: Aspetti Legali e Come Tutelarsi
Errore medico rappresenta una problematica delicata e complessa, che coinvolge aspetti sanitari e legali. Comprendere le implicazioni legali di un errore medico è fondamentale per chiunque sia stato vittima di negligenza sanitaria. In questo articolo, esamineremo il significato di errore medico dal punto di vista legale e come tutelarsi adeguatamente.
Che Cos’è un Errore Medico?
Un errore medico si verifica quando un professionista sanitario, a causa di negligenza o incompetenza, commette un’azione o un’omissione che causa danno al paziente. Gli errori medici possono avvenire in diverse forme, tra cui diagnosi errate, trattamenti inadeguati, interventi chirurgici sbagliati e prescrizioni di farmaci inappropriate.
Aspetti Legali dell’Errore Medico
Dal punto di vista legale, un errore medico può costituire un caso di malasanità, un’area del diritto che tutela i diritti dei pazienti contro le negligenze mediche. Le vittime di errori medici possono intraprendere azioni legali per ottenere un risarcimento dei danni subiti.
La Responsabilità Professionale
La responsabilità professionale è un concetto chiave nella gestione legale degli errori medici. I medici e gli operatori sanitari sono tenuti a rispettare standard di cura specifici. Quando non riescono a farlo e ciò provoca danni al paziente, possono essere ritenuti legalmente responsabili. La prova della responsabilità professionale richiede la dimostrazione che:
1. Esisteva un rapporto medico-paziente.
2. Il professionista ha violato il dovere di cura.
3. Questa violazione ha causato danni al paziente.
Risarcimento danni da errore medico
Per ottenere un risarcimento, il paziente deve dimostrare che l’errore medico ha direttamente causato il danno subito. Questo può includere danni fisici, emotivi e finanziari. La documentazione accurata e la consulenza di esperti sono spesso cruciali per stabilire la causa e l’entità del danno.
Le vittime di errori medici possono richiedere diversi tipi di risarcimento, tra cui:
- Danni economici**: coprono le spese mediche, la perdita di reddito e altri costi finanziari.
- Danni non economici**: includono il dolore e la sofferenza, la perdita della qualità della vita e il disagio emotivo.
Come Tutelarsi
Chi crede di essere vittima di un errore medico dovrebbe adottare alcune misure per proteggere i propri diritti:
- Conservare la documentazione: mantenere tutte le cartelle cliniche, le prescrizioni e qualsiasi altra documentazione medica.
- Consultare un legale: rivolgersi a un avvocato specializzato in malasanità per valutare il proprio caso e ricevere consulenza.
- Richiedere una perizia medica: un esperto medico può fornire un’opinione professionale sulla presenza di un errore medico.
Come abbiamo visto l’errore medico può avere conseguenze gravi e durature, ma comprendere i propri diritti legali e sapere come agire può fare la differenza. La tutela legale è un passo fondamentale per ottenere giustizia e il risarcimento dei danni subiti.
Caso di studio
La Sentenza n. 4903 del 6 Febbraio 2023 nasce dal caso di un paziente, venuto a mancare per un edema cerebrale non diagnosticato dall’imputata.
Quest’ultima, una radiologa priva di corretta preparazione e formazione specifica, commette un errore nell’interpretare le immagini di una TAC cranica a cui il paziente deceduto si era sottoposto e lo tranquillizza circa il bisogno di effettuare ulteriori approfondimenti.
Se in un primo momento, in data 7 Luglio 2021, la Corte di appello di Torino si era espressa a favore di assoluzione perché il fatto non costituisce reato, la Suprema Corte annulla tale decisione.
La valutazione della Cassazione
L’evidente imperizia dell’imputata nell’esecuzione e nell’interpretazione della TAC viene considerata “non lieve”, dato il nesso con l’esito letale della vicenda.
In particolare la refertazione della TAC aveva portato l’imputata ad escludere la presenza di lesioni encefalitiche e di sanguinamento intracranico e a dimettere il paziente, morto pochi giorni dopo a causa di un edema cerebrale.
La Corte territoriale si è pronunciata per l’annullamento della prima sentenza, rinviando il caso alla Cassazione penale che ribalta la posizione della Corte d’appello che aveva assolto l’imputata ed evidenziato la sussistenza di una colpa solo lieve e penalmente irrilevante.
La Cassazione invece, accoglie due dei motivi alla base del ricorso della parte civile: la non corretta individuazione delle linee guide in materia di radiologia diagnostica e l’esclusione di ogni ipotesi di emorragia subaracnoidea.
La valutazione del grado di colpa
In questa vicenda la valutazione del grado di colpa risulta cruciale. I parametri valutativi derivano dalla giurisprudenza post-Balduzzi e dalle Sezioni Unite “Mariotti”.
Nel caso specifico l’errore diagnostico è netto e deriva dalla mancata interpretazione delle sfocature della TAC e dalla mancata successiva richiesta di approfondimenti neuroradiologici.
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