Molestie reato: atti persecutori.

Molestie reato

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La nozione di molestia nel reato di atti persecutori – Corte di Cassazione, Sez. II Penale – 04 Giugno 2024 N. 22484

Molestie reato: cosa intendiamo per “atti persecutori”? Qual è il collegamento tra molestie e atti persecutori? Quali sono gli strumenti atti a dimostrare l’avvenuta molestia?

Una recentissima sentenza della Corte di Cassazione (n. 22484 del 04 giugno 2024) fa chiarezza sul tema.

“In tema di atti persecutori, rientra nella nozione di molestia qualsiasi condotta che concretizzi una indebita ingerenza od interferenza, immediata o mediata, nella vita privata e di relazione della vittima, attraverso la creazione di un clima intimidatorio ed ostile, idoneo a comprometterne la serenità e la libertà psichica”.

Con il provvedimento di cui sopra, depositato solo qualche giorno fa, la Corte di Cassazione, stabilisce che la registrazione fonografica di un colloquio non sia riconducibile alla nozione di intercettazione, bensì possa essere utilizzata a fini di prova.

La registrazione di un colloquio svoltosi tra presenti o mediante strumenti di trasmissione operata da un soggetto partecipante o ammesso ad assistervi, sebbene operata clandestinamente, costituisce una forma di memorizzazione fonica di un fatto storico.

Si tratta di prova documentale rappresentativa di un fatto storicamente avvenuto. L’autore può quindi disporne legittimamente, anche a fini di prova in caso di procedimento a carico dell’altro soggetto partecipante alla conversazione.

La registrazione diventa così una forma di autotutela e garanzia per la propria difesa, previa valutazione della sua affidabilità.

L’articolo 660 del Codice Penale italiano tratta del reato di molestie o disturbo alle persone.

L’articolo, quindi, punisce chiunque molesti o disturbi altre persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico, oppure tramite il telefono, per motivi di petulanza o per altri motivi biasimevoli. Tale articolo riguarda, quindi, molestie verbali, molestie telefoniche ed il reato di molestie sessuali. La punizione prevista è l’arresto fino a sei mesi o un’ammenda fino a 516 euro. Tuttavia, questo reato è perseguibile solo a querela della persona offesa, il che significa che l’azione penale viene avviata solo se la vittima presenta una denuncia.

Questo reato può includere vari tipi di comportamenti, come:
– Telefonate indesiderate ripetute.
– Disturbi arrecati in luoghi pubblici con comportamenti molesti.
– Azioni fastidiose o offensive compiute per petulanza o altri motivi non giustificabili.

È importante distinguere questo reato da altri simili, come lo stalking (art. 612-bis cp) o l’ingiuria (art. 594 cp, abrogato nel 2016), che possono comportare conseguenze legali differenti e richiedono elementi costitutivi diversi.

Per assistenza e tutela su questo ed altri argomenti il nostro Studio è a completa disposizione con il nostro team di avvocati penalisti e civilisti.

Infortuni sul lavoro. Normative e tutela dei lavoratori

Infortuni sul lavoro

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Infortuni sul Lavoro

Gli infortuni sul lavoro sono una questione critica che coinvolge vari aspetti legali, con implicazioni significative per lavoratori e datori di lavoro.

Responsabilità Legale in Caso di Infortuni sul Lavoro

In caso di infortunio sul lavoro chi paga? Le responsabilità legali ricadono principalmente sul datore di lavoro che è tenuto al risarcimento, ma anche i lavoratori hanno obblighi specifici da rispettare.

  1. Responsabilità del datore di lavoro:
    – Prevenzione e sicurezza: Il datore di lavoro è tenuto a garantire un ambiente di lavoro sicuro, conformemente al Decreto Legislativo 81/2008. Questo include l’adozione di misure preventive, la valutazione dei rischi e la fornitura di adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI).
    – Formazione e informazione: È obbligatorio offrire formazione continua ai lavoratori sui rischi presenti in azienda e sulle corrette procedure di sicurezza.
    – Manutenzione e controllo: Assicurare che tutte le attrezzature siano in condizioni ottimali e rispettino le normative di sicurezza.
  2. Responsabilità del lavoratore:
    – Uso corretto dei DPI: I lavoratori devono utilizzare correttamente i dispositivi di protezione individuale forniti.
    – Segnalazione dei rischi: Devono segnalare tempestivamente al datore di lavoro qualsiasi situazione di pericolo o inadeguatezza riscontrata nell’ambiente lavorativo.
Normative Italiane sugli Infortuni sul Lavoro

In Italia, il Decreto Legislativo 81/2008 rappresenta il principale riferimento normativo per la sicurezza sul lavoro. Questo decreto, conosciuto come “Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro”, stabilisce obblighi chiari per la tutela della salute dei lavoratori.

  • Valutazione dei rischi: Il datore di lavoro deve redigere un documento di valutazione dei rischi (DVR) che identifichi e analizzi i potenziali pericoli presenti nell’ambiente di lavoro.
  • Piani di emergenza: Devono essere predisposti piani di emergenza per gestire situazioni di crisi, con relative esercitazioni periodiche.
  • Sorveglianza sanitaria: Prevede controlli medici periodici per monitorare la salute dei lavoratori esposti a rischi specifici.

Conseguenze Legali degli Infortuni sul Lavoro
Le conseguenze legali degli infortuni sul lavoro possono essere severe e includono:

  1. Sanzioni amministrative: In caso di violazione delle normative di sicurezza, le aziende possono essere soggette a sanzioni pecuniarie significative.
  2. Responsabilità civile: Il datore di lavoro può essere tenuto a risarcire i danni subiti dal lavoratore infortunato, coprendo le spese mediche e la perdita di reddito.
  3. Responsabilità penale: Nei casi più gravi, dove si riscontra negligenza o omissione, il datore di lavoro può affrontare accuse penali con conseguenze potenzialmente severe, inclusa la reclusione.

Il tema degli infortuni sul lavoro in legislatura è costantemente oggetto di integrazioni e aggiornamenti.

Lo scorso 6 Maggio 2024 la Corte di Cassazione Sez. VI Penale con sentenza n. 17679 si è espressa riguardo l’equiparazione delle tutele nei confronti dei dipendenti con le tutele di chiunque sia presente nell’ambiente lavorativo, anche estranei al rapporto di lavoro e presenti occasionalmente.

Le disposizioni prevenzionali sono quindi da considerarsi emanate nell’interesse di tutti e valgono su chiunque sia presente sul luogo di lavoro, a prescindere dall’eventuale rapporto di dipendenza diretta con il titolare dell’impresa.

Ciò si rivela fondamentale in caso di lesioni e di omicidio colposi, a condizione che si possa ravvisare che il fatto sia stato commesso violando le norme dirette a prevenire gli infortuni sul lavoro articoli 40 e 41 Codice Penale.

Il caso “Ciao Darwin”

Nel caso specifico l’ambiente in cui è avvenuto l’infortunio è un luogo di svago ed intrattenimento (uno studio televisivo) in una struttura ludica in cui venivano svolte prove da parte dei concorrenti di una trasmissione televisiva.

I rischi legati all’impiego della struttura quindi, non riguardavano solo i dipendenti che ivi lavoravano, in quanto la stessa non era espressamente finalizzata all’espletamento dell’attività lavorativa e non correlata all’attività di impresa, ma a un’attività ludica che tra l’altro rende concreta la possibilità di cadute e lesioni.
Conclusioni

Se il Tribunale aveva inizialmente qualificato la persona offesa come lavoratore occasionale dello spettacolo, ragione per la quale era stata contestata l’aggravante speciale prevista dall’Art 590 comma 3 Cod. Pen, la Corte di Cassazione ha ritenuto non condivisibile l’equiparazione del concorrente alla figura del lavoratore. Il concorrente infatti non era inserito nell’organizzazione imprenditoriale, non aveva vincoli di subordinazione e non aveva obblighi a prestare la propria opera.

L’incidente si è sì verificato all’interno di un ambiente lavorativo, ma in una struttura (la vasca con rulli) non considerabile come luogo di espletamento di prestazioni di lavoro.

Ciononostante, le regole cautelari violate non devono intendersi predisposte a tutela dei lavoratori della produzione, ma di chiunque fosse presente sul luogo.

Per assistenza e tutela su questo ed altri argomenti il nostro Studio è a completa disposizione con il nostro team di avvocati penalisti e civilisti.